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Negli ultimi anni molte tendenze si sono susseguite, ma una costante ritorna prepotente nelle riviste di design: il calore metallico dell’ottone. Quel metallo che un tempo si considerava “classico”, oggi riemerge nei progetti moderni con una forza narrativa nuova. Ma cosa rende l’ottone nuovamente attraente per chi progetta con i profili di finitura? E come usarlo bene senza scadere nel vintage datato?
L’ottone è tornato, ma con uno sguardo diverso: più moderno, più raffinato, più consapevole. Non è più solo un richiamo vintage, ma un dettaglio capace di valorizzare ambienti contemporanei con eleganza e calore. Dai rivestimenti alle nicchie, dalle cucine ai punti luce, i profili in ottone trovano spazio in contesti diversi, dove diventano connessione tra materia e luce, tra funzione e stile. Il segreto sta nel saperli usare: nelle giuste proporzioni, nelle finiture adatte e negli ambienti dove il dettaglio conta davvero.
Il fascino ritrovato dell’ottone nei progetti moderni
L’ottone non è mai davvero scomparso, ma negli anni dominavano acciai freddi e finiture monocromatiche. Oggi si riscopre perché porta qualcosa che molti materiali moderni non hanno: profondità, calore e personalità. In un’epoca in cui la sobrietà è preziosa, l’ottone (specialmente nelle versioni spazzolate, patinate o anticate) si comporta da accento capace di valorizzare senza appesantire, creando contrasti eleganti con superfici neutre e materiche.
Non si tratta di “rifiniture classiche riciclate”: l’ottone contemporaneo dialoga con minimalismo, materiali naturali e linee contemporanee. Molti trend del settore confermano un ritorno dell’ottone, spesso mescolato a metalli più freddi come acciaio o cromati per creare atmosfere ricche e stratificate.

Dove e come usare l’ottone nei profili: contesti che fanno la differenza
L’uso dell’ottone nei profili può valorizzare ambienti molto diversi. La chiave è inserirlo nei punti strategici.
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In cucine o zone living, un profilo in ottone spazzolato che raccorda un rivestimento materico o separa due materiali può diventare un dettaglio di continuità visiva, legando elementi freddi come il gres o il cemento con elementi più caldi come il legno.
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In bagni e zone umide, scegliere ottone con finitura adeguata (spazzolato o anticato) assicura che la finitura resista al vapore e non risulti troppo lucida o aggressiva.
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Nelle nicchie di design o pareti decorative, un profilo in ottone ben posizionato disegna l’ombra e diventa parte del linguaggio compositivo dello spazio.
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In ambienti commerciali e spazi espositivi, l’ottone nei profili attorno a nicchie, vetrine interne o display è spesso sinonimo di prestigio: enfatizza il prodotto esposto e crea una cornice di valore.
L’importante è non “appiattire” l’ambiente con troppo ottone: meglio dosarlo in punti selezionati, abbinandolo a materiali neutri o contrastanti.
Quali finiture ottone scegliere oggi e come abbinarle
Non basta dire “ottone”: le finiture fanno la differenza. Nella gamma attuale dei profili, queste varianti sono oggi molto rilevanti:
Sono versioni che riescono a restituire calore senza essere eccessive. Spesso si combinano bene con acciaio inox con finiture oro/rosa, oppure profili neri opachi a contrasto. In più, l’ottone si presta bene ad essere mixato con metalli freddi per creare ambienti ricchi senza monotonia.